Griffonnia: in erboristeria un fantastico antidepressivo naturale

Griffonnia: in erboristeria un fantastico antidepressivo naturale

Ci occuperemo oggi di una pianta legnosa tropicale, appartenente alla famiglia delle Fabaceae (leguminose) diffusa geograficamente dalla Liberia al Gabon e particolarmente presente in alcune zone umide dell’Africa occidentale (Ghana, Costa d’Avorio, Togo) e centro meridionale, dove è ampiamente utilizzata sia nella cucina tradizionale che come rimedio medicinale. La Griffonia Simplicifolia, pianta che fiorisce abitualmente tra Agosto ed Ottobre e giunge a maturazione in Dicembre – Febbraio, si erge fino ai 3 m. di altezza grazie ad un fusto legnoso ornato da foglie verdi ovali con produzione di baccelli di un particolare verde bruno. All’interno di questi caratteristici baccelli sono poi contenuti i semi, di un colore che spazia dal rossastro al marrone bruno a seconda del grado di maturazione, e che di questa pianta costituiscono la principale parte attiva dal punto di vista terapico.

Come già accennato la Griffonia è un rimedio ampiamente in uso nella medicina tradizionale di alcune aree dell’Africa occidentale, dove nello specifico, le foglie vengono applicate come cicatrizzante, e dal succo si ottengono dei clisteri per il trattamento di affezioni renali e della vescica.

Decotti ottenuti dall’infusione di foglie e/o steli di questa pianta sono utilizzati anche per il trattamento delle congestioni e per contrastare il vomito. Ai suoi semi si associa un potere antibiotico, purgativo e risolutivo per la diarrea ed il mal di pancia; questi ultimi pare siano dotati anche di potere afrodisiaco (1).



griffonia proprietà


La Griffonia risulta essere una pianta molto “giovane” riguardo al suo utilizzo di massa
nella fitoterapia occidentale, in quanto l’interesse scientifico a scopo curativo verso di essa ha inizio solo nei primi anni ’70 (2), per una sua prima applicazione nel trattamento dell’insonnia. Successivamente poi, tra la fine di questo decennio ed i primi anni’80 questa pianta assunse un ruolo ben più importante nel vasto e variegato mondo dei fitoterapici.

In questo periodo infatti si andò sempre più diffondendo la pratica del trattamento terapeutico sia dell’insonnia che della depressione, attraverso il triptofano sintetico. Dopo alcuni anni di intensa diffusione del prodotto, a causa di un improvviso ma frequente registrarsi di reazioni avverse a carico dei consumatori, l’utilizzo di triptofano sintetico in America, fu bandito dalla FDA (Food and Drug Administration). Tale bando è persistito per lunghissimo tempo, nonostante pochi anni dopo si sia scoperto che il problema era stato causato da alcuni contaminanti contenuti nelle confezioni prodotte dal leader mondiale di vendite del settore e non specificamente dalla sostanza in se (3). Fu così che, vista la dimostrata efficacia terapeutica del triptofano per la cura di questi disturbi, fin da subito, il mondo scientifico si impegnò nella ricerca di fonti “alternative” di questa molecola.   ...e naturalmente quando la necessità chiama …..è la natura che prontamente risponde.

Questa volta come è facile intuire, proprio attraverso la Griffonia simplicifolia.. ed in particolare tramite l’utilizzo dei suoi semi.
Proviamo adesso ad illustrare perché sono così “ importanti”, ma soprattutto quali risvolti curativi, si celano dentro i semi di questa pianta che per le sue caratteristiche morfologiche è conosciuta anche con il nome “alternativo” di Fagiolo africano.

I semi di Griffonia sono una ottima fonte naturale di 5 idrossitriptofano (5-HTP) [4,5] una forma maggiormente assimilabile dell’aminoacido triptofano che abitualmente assumiamo con l’alimentazione. Il 5-HTP risulta però essere anche l’immediato precursore della serotonina (5,6) molecola fisiologicamente in circolo nel nostro organismo e neurotrasmettitore fondamentale per le sue molteplici azioni a livello del sistema nervoso centrale. E’ facile quindi comprendere che una supplementazione di quest’ultimo attraverso l’assunzione di Griffonia, può innalzare naturalmente la quantità di serotonina nell’organismo, assicurando i benefici connessi ad una sua eventuale costante presenza in circolo.

Ma in quali ambiti terapeutici noi possiamo al meglio sfruttare tali benefici?
Schematicamente possiamo sintetizzarli in:
- Cura della depressione.
- Obesità bulimia.    
- Cura di fenomeni ansiosi e dell’emicrania nervosa.
- Sindrome post-menopausa.
- Fibromialgia    
- Insonnia.

Depressione
Riguardo all’efficacia della Griffonia nel trattamento della depressione, molteplici piccole sperimentazioni indicano che l’utilizzo del 5-HTP nel trattamento di individui affetti da depressione moderata, risulta altrettanto efficace quanto alcuni farmaci antidepressivi (7,8). Studi effettuati in pazienti affetti da depressione unipolare e bipolare hanno mostrato una risposta clinica significativa in 2-4 settimane per assunzione di dosi di 50-300 mg. di sostanza tre volte al giorno (9).

Positivi risultati nel trattamento della depressione si sono ottenuti utilizzando precursori di alcuni neurotrasmettitori (10) ed in particolare di quelli della serotonina (6, 11), e monitorando tramite PET (tomografia ad emissione di positroni) l’ utilizzo di questi ultimi nel cervello umano (12). Alcuni di questi studi (effettuati in taluni casi anche in doppio cieco) hanno confermato inoltre che con un minor rischio di reazioni avverse e una maggiore tollerabilità alla sostanza, il 5-HTP esibisce comunque risultati completamente paragonabili ai farmaci SSRI (inibitori selettivi del re-uptake della serotonina) abitualmente in uso, tra i quali la fluvoxamina (13), principio attivo di numerosi farmaci antidepressivi in uso; buoni anche i risultati ottenuti nella sperimentazione comparata con imipramina (14).
Obesità

I risultati ottenuti dalle sperimentazioni in questo campo hanno evidenziato che riguardo all’obesità ed ai fenomeni di bulimia, il 5-HTP interviene prima di tutto attraverso la diminuzione degli episodi di craving (fame nervosa)[15]. In gran parte degli studi effettuati infatti, si è notato che il suo effetto è principalmente quello di indurre i soggetti in esame ad assumere meno calorie, come diretta conseguenza di una accresciuta sensazione di benessere generalizzato (16). Seppur non eccessivi in termini di chilogrammi persi, frequenti sono stati però anche i casi di perdita di peso registrati nei soggetti in osservazione, nei quali particolarmente efficace si è mostrato il trattamento per 4 settimane con uno spray a base di estratti di piante officinali tra le quali la Griffonia (17, 18)

Emicrania - Stati ansiosi
Anche in quest’ambito, come è ormai noto da tempo, fondamentale per la risoluzione risulta l’apporto di serotonina circolante ( che può esser considerato il neurotrasmettitore del buon umore). Ricordiamo che la serotonina è sintetizzata nel nostro organismo a partire dal triptofano, aminoacido fondamentale, assunto normalmente con l’alimentazione, il quale viene poi trasformato in 5-HTP. Facile comprendere allora che qualche beneficio dall’utilizzo della Griffonia lo si può ottenere anche per la risoluzione di leggeri stati ansiosi (19), o per le emicranie ad origine nervosa (20), e tensiva (21).
A tal proposito è da ricordare che studi comparativi hanno confermato che il 5-HTP può essere considerato una valida alternativa al propranololo (farmaco betabloccante prescritto per la cura di alcune forme di emicrania)[22] evidenziandone l’efficacia nella prevenzione di mal di testa cronici di vario tipo tra Ie quali l’emicrania tensiva, e quella in età pediatrica-puberale (23).

Sindrome post-menopausa
Anche la molteplice sintomatologia legata alla menopausa (grazie anche al rapido assorbimento del 5-HTP che non ha bisogno di legarsi ad altre proteine per esser trasportato in circolo) può essere notevolmente migliorata. Prima di tutto è facile comprendere, alla luce di ciò che abbiamo già descritto, che gli stati di irritabilità e nervosismo frequenti in tale periodo possono essere notevolmente attenuati grazie all’assunzione di un po’ di Griffonia. A ciò va ad aggiungersi l’evidenza dei risultati di alcuni studi, nei quali l’utilizzo di 5-HTP si è mostrato molto efficace nel ridurre le improvvise vampate di calore (24,25) tipiche di questa particolare stagione della vita femminile, la quale potrà essere attraversata così con meno scossoni grazie a questa pianta “amica delle donne”.

Fibromialgia
Al momento non possiamo alimentare false speranze, ma quel che possiamo dire di certo è che validi studi in proposito sono già stati pubblicati. Ebbene, seppur con esiti non totalmente univoci, in quanto l’efficacia dell’5-HTP contro la fibromialgia è stata dimostrata al momento (purtroppo) solo in taluni gruppi di pazienti, anche in quest’ambito d’applicazione si sono ottenuti comunque riscontri positivi (26,27). Ciò che si è registrato in un buon numero dei pazienti trattati è stata un’inequivocabile riduzione del senso di fatica, dolore, ansia e rigidità mattutina, tipici della malattia. E allora, se spesso i medici prescrivono antidepressivi allo scopo di innalzare i livelli di serotonina circolante nei malati di fibromialgia per curarne i sintomi, perché non approfittare di un rimedio tutto naturale e con poche controindicazioni?

Insonnia
Ultimo nella nostra trattazione, ma non per importanza (capirà benissimo chi di voi trascorre frequenti “notti in bianco”) è il trattamento dell’insonnia. Questa anzi è una delle prime applicazioni terapeutiche accertate del 5-HTP, il quale fin dai primi anni ’70 fu studiato per la sua capacità di migliorare la qualità del sonno incrementando la fase REM (2) ed evitando frequenti risvegli notturni. Altri studi più recenti hanno poi confermato tali dati (28).

Effetti collaterali e controindicazioni
Gli effetti collaterali registrati in seguito ad assunzione di Griffonia sono abbastanza rari, il più delle volte legati a sovradosaggio (basta sospenderne per qualche giorno l’utilizzo per averne la regressione) e limitati a senso di pienezza con nausea, lievi bruciori di stomaco ed eventuale meteorismo. Riguardo alle controindicazioni d’uso è da ricordare che è assolutamente sconsigliato l’utilizzo della Griffonia in quelle persone già in trattamento con ansiolitici e/o antidepressivi (Effexor, Zoloft, Prozac, Luvox, Mao inibitori, antidepressivi triciclici) in quanto l’interazione potrebbe causare una sindrome serotoninergica ; stesse precauzioni sono da seguire in pazienti affetti da fibromi algia (Tramadol), e per quelli in trattamento con triptani, farmaci normalmente utilizzati contro il mal di testa. Non assumere il 5-HTP in concomitanza con sciroppi per la tosse contenenti destrometorfano. Come sempre l’assunzione è da evitare in gravidanza, in allattamento ed in età pediatrica. I pazienti diabetici ed ipertesi, prima dell’assunzione devono consultare un medico.

Le dosi generalmente consigliate sono di 50 mg di 5-HTP assunto 1-3 volte al giorno, ma anche grazie alla conferma avuta da diverse sperimentazioni effettuate, si può arrivare in sicurezza (in base alla tolleranza individuale) anche ai 200 – 300 mg. al giorno (29).

Concludiamo infine questo nostro viaggio alla scoperta delle applicazioni terapiche del Fagiolo americano con un po’ di sano “patriottismo scientifico” dovuto ai curiosi risultati di un recente studio tutto italiano. Non poteva che essere italiana infatti una sperimentazione legata alla risoluzione delle “sindromi da cuore infranto”. Questa ricerca ha evidenziato infatti che il 5-HTP data la capacità di operare direttamente sui processi di riutilizzo fisiologico della serotonina (come già detto mediatore coinvolto in tutte quelle affezioni che presentano sintomi di sofferenza psicologica) risulta particolarmente efficace anche nel coadiuvare la risoluzione delle sofferenze del cuore tipiche dei giovani sottoposti a delusioni amorose e pene d’amore dovute a relazioni sentimentali improvvisamente interrotte (30).

Un po’ di Griffonia ed il nostro cuore sarà pronto più velocemente a rituffarsi nel piacevole turbinìo di nuove tempeste dell’anima.


REFERENZE BIBLIOGRAFICHE:
1. Carnevale G. , Di Viesti V. , Zavatti M. , Zanoli P. Anxiolytic-like effect of Griffonia simplicifolia Baill. seed extract in rats. Phytomedicine. 2011 Jul 15;18(10):848-51.

2. Wyatt RJ, zarcone V, Engelman K, et al. Effect of 5-hydroxytryptophan on the sleep of normal human subjects. Electroencephalogr clin Neurophysiol 1971;30:505-509.

3. Slutsker, L. & alii, "Eosinophilia-myalgia syndrome associated with exposure to tryptophan from a single manufacturer", JAMA 1990, 264:213-17

4. Linda E. Fellows , E.A. Bell 5-hydroxy-l-tryptophan, 5-hydroxytryptamine and l-tryptophan-5-hydroxylase in griffonia simplicifolia Phytochemistry Volume 9, Issue 11, November 1970, Pages 2389–2396

5. Lemaire PA, Adosraku RK. An HPLC method for the direct assay of the serotonin precursor, 5-hydroxytrophan, in seeds of Griffonia simplicifolia. Phytochem Anal. 2002 Nov-Dec;13(6):333-7.

6. Van Praag HM. Management of depression with serotonin precursors. Biol Psychiatry. 1981;16:291-310.

7. Angst J, Woggon B, Schoepf J. The treatment of depression with L-5-hydroxytryptophan versus imipramine. Results of two open and one double-blind study. Arch Psychiatr Nervenkr. 1977;224:175–186.

8. Byerley WF, et al. 5-Hydroxytryptophan: a review of its antidepressant efficacy and adverse effects. J Clin Psychopharmacol. 1987;7:127-137.

9. Persson T, Roos BE. 5-hydroxytryptophan for depression. Lancet 1967;2:987-988.

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11. Birdsall TC. 5-Hydroxytryptophan: a clinically-effective serotonin precursor. Altern Med Rev. 1998;3:271–280.

12. Reibring L, Agren H, Hartvig P, et al. Uptake and utilization of [beta-11c] 5-hydroxytryptophan (5-HTP) in human brain studied by positron emission tomography. Psychiatry Research. 1992;45:215-225.

13. W. Poeldinger, et al. A Functional-Dimensional Approach to Depression: Serotonin Deficiency as a Target Syndrome in a Comparison of 5-Hydroxytryptophan and Fluvoxamine. Psychopathology. 1991; 24: 53-81

14. Angst J, Woggon B, Schoepf J. The treatment of depression with L-5-hydroxytryptophan versus imipramine. Results of two open and one double-blind study. Arch Psychiatr Nervenkr. 1977;224:175–186.

15. Ceci F, Cangiano C, Cairella M, Cascino A, et al. The effects of oral 5-hydroxytryptophan administration on feeding behavior in obese adult female subjects. J Neural Transm. 1989;76:109-117.

16. Cangiano C, Ceci F, Cascino A, et al. Eating behavior and adherence to dietary prescriptions in obese adult subjects treated with 5-hydroxytryptophan. J Clin Nutr. 1992;56:863-867

17. Rondanelli M, Klersy C, Iadarola P, Monteferrario F, Opizzi A. Satiety and amino-acid profile in overweight women after a new treatment using a natural plant extract sublingual spray formulation.Int J Obes (Lond). 2009 Oct;33(10):1174-82.

18. Rondanelli M, Opizzi A, Faliva M, Bucci M, Perna S.et al. Relationship between the absorption of 5-hydroxytryptophan from an integrated diet, by means of Griffonia simplicifolia extract, and the effect on satiety in overweight females after oral spray administration. Eat Weight Disord. 2012 Mar; 17 (1):e22-8

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29. Camsi I, et al. Double-blind study of 5-Hydroxytryptophan versus placebo in the treatment of primary fibromyalgia syndrome.1990 J.Int. Med. Res; 18: 201-209.

30. E. Emanuele, Bertona M, Minoretti P, Geroldi D. An open-label trial of L-5-hydroxytryptophan in subjects with romantic stress. Neuro Endocrinol Lett. 2010; 31(5):663-6)


Luigi formisano
Biologo, libero professionista esperto di comunicazione scientifica e traduttore di testi medico-scientifici ed ordinari per aziende e privati. Si occupa anche di collaborazioni come consulente esterno in traduzione e/o editoriale on-line. Altre esperienze lavorative hanno riguardato traduzioni di testi nell' ambito della chimica, medicina, agopuntura, neuroscienze, fitofarmacologia e, nell'ambito della traduzione ordinaria, nel campo del lavoro interinale e commerciale.

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