Ingredienti Ogni compressa contiene Pygeum corteccia E.S. 100mg corrispondente a fitosteroli 10mg
Cellulosa microcristallina; pygeum (Prunus africana [Hook.f.] Kalkman sin. Pygeum africanum Hook.f) corteccia Estratto Secco titolato al 10% di fitosteroli; antiagglomeranti: magnesio stearato vegetale, silice colloidale.
Il prodotto Pygeum 60 compresse può essere abbinato al prodotto
Serenoa 60 compresse.
Denominazione botanica: Prunus africana (Hook.f.) Kalkman; sin. Pygeum africanum Hook.f. - Fam.: Rosaceae
Parti usate: corteccia – Habitat: foreste degli altopiani caratterizzati da forti precipitazioni in Africa equatoriale e Madagascar
Sinonimi: Pruno africano, Susino africano - Nomi stranieri: ingl. - Red Stinkwood, African plum tree, African prune, Bitter almond; fr. – Prunier d´Afrique; ted. - Bitteramandel
Titolo: 10% fitosteroli
DESCRIZIONE BOTANICA (1):
Diffuso negli altopiani caratterizzati da forti precipitazioni dell’Africa equatoriale, del Sud-Africa e del Madagascar, Prunus africana è un albero sempreverde di notevoli dimensioni (fino a 30 m di altezza) appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Le foglie sono alterne, oblunghe, crenulate e coriacee, di un bel colore verde lucido, munite di lungo picciolo rossastro: se stropicciate emanano odore di mandorle. I fiori sono piccoli, bianchi o colore crema, riuniti in racemi ascellari e profumati, dai quali si sviluppano dei frutti (drupe) di colore rosso (susine). La corteccia del tronco, fissurata ad angolo retto, è rosso-bruna appena tagliata ed ha odore di mandorle, scurisce dopo il taglio.
COMPOSIZIONE (1-2):
fitosteroli liberi e glucosilati: beta-sitosterolo ed il suo glucoside
triterpeni pentaciclici: ac. oleanolico, acido ursolico
esteri ferulici di alcoli grassi a lunga catena: esteri ferulici di n-docosanolo e tetracosanolo
esteri di acidi grassi (acidi miristico, palmitico, linoleico, oleico, stearico, arachidico, behenico e lignocerico)
PROPRIETA' (1-2-3):
L’efficacia del Pruno africano nel ridurre i sintomi legati a ipertrofia prostatica benigna è data dalla sinergia di diversi meccanismi d’azione, come risulta da numerosi studi effettuati:
1)
inibizione della 5-alfa-reduttasi, enzima implicato nella
trasformazione del testosterone in diidrotestosterone, metabolita biologicamente attivo capace di stimolare la proliferazione cellulare, favorendo quindi l’ipertrofia del tessuto prostatico; tale azione inibitoria è dovuta ai fitosteroli contenuti nella pianta, che sono in grado di inibire anche l’attività dell’aromatasi (1-2-3);
2) effetto lenitivo-antiinfiammatorio, la componente fitosterolica (in particolare il beta-sitosterolo) inibisce la formazione di prostaglandine proinfiammatorie (PGE2 e PGF2 e dei metaboliti della 5- lipoossigenasi generalmente aumentati in caso di ipertrofia prostatica benigna o altri disturbi prostatici (ad es. prostatiti) e responsabili di iperemia, congestione, fino a ostruzione delle vie urinarie (2-3);
3) effetto drenante-antiedema: gli enzimi proinfiammatori generano la depolimerizzazione dei glucosaminoglicani del tessuto perivascolare producendo edema e ostruzione uretrale. I triterpeni pentaciclici sono in grado di ridurre la permeabilità capillare svolgendo azione drenante- antiedemigena e di fatto limitando l’ostruzione cervicoprostatica (2-3).
4) effetto sui livelli di colesterolo: è noto che spesso nel tessuto ipertrofico prostatico si trova un accumulo di colesterolo, collegato al metabolismo degli androgeni, capace di produrre un aumento dei recettori per gli androgeni stessi. Gli esteri ferulici riducono i livelli di colesterolo sia nel sangue che nel tessuto prostatico (2).