Cardo mariano: non fare il carciofo, piantala con i problemi al fegato!

Cardo mariano: non fare il carciofo, piantala con i problemi al fegato!

Il cardo mariano è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteracee che cresce spontaneamente nel bacino Mediterraneo. Il fusto robusto gli permette di raggiungere anche più di un metro di altezza e le foglie sono grandi e spinose. In passato veniva raccolto come ortaggio e i capolini ancora chiusi erano usati in cucina come alternativa ai carciofi, soprattutto nel Lazio. Oggi si preparano ancora liquori usando le radici del cardo mariano ma l’uso più comune e apprezzato è quello curativo. Il cardo mariano infatti, e più nello specifico i suoi frutti, vanta proprietà fitoterapiche.

Cardo mariano: una fonte naturale di silimarina

A livello curativo si usano i frutti del cardo mariano perché contengono silimarina. Questa è il componente flavoglicano più attivo nel trattamento di malattie degenerative a carico del fegato, come cirrosi, epatite C o disturbi epatici causati dall’abuso di alcool o di farmaci.

Le proprietà epatoprotettrici della silimarina erano note già alla medicina popolare. Numerose ricerche scientifiche hanno contribuito a confermare i benefici del cardo mariano per il fegato. La silimarina agisce come un potente inibitore della perossiddazione dei grassi, come regolatore della permeabilità delle cellule e, più in generale, come inibitore della formazione dei metaboliti che appesantiscono il fegato. Oltre alla silimarina peraltro, il frutto del cardo mariano è ricco di altre sostanze attive come steroli vegetali, flavonoidi antiossidanti, proteine, acido oleico e linolenico.

Come assumere il cardo mariano

E’ possibile comprare il cardo mariano come estratto secco già dosato in capsule o compresse. Gli integratori a base di cardo mariano sono rimedi naturali contro le sofferenze epatiche che non richiedono prescrizione medica. In ogni caso, anche se ad oggi non sono state riscontrate controindicazioni all’uso importanti e gli effetti indesiderati sono rari, si consiglia sempre di sentire il parere del medico curante. E’ sconsigliato l’uso a pazienti affetti da ipertensione perché la tiramina, contenuta nel cardo, stimola la secrezione di dopamina, adrenalina e noradrenalina aumentando la pressione arteriosa. Cerca anche online il miglior rimedio naturale contro i problemi al fegato!

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