Psoriasi: sintomi, alimentazione e cure

Psoriasi: sintomi, alimentazione e cure

La psoriasi è una malattia di tipo psicosomatico che colpisce uomini e donne di ogni età. Associata il più delle volte a un evento traumatico, si manifesta quando il corpo non riesce più a gestire un carico emotivo e lo somatizza, manifestandolo con un rush cutaneo. Il rush può essere circoscritto ad alcune parti del corpo o più esteso, fino a risparmiare pochi centimetri di pelle. Le cure a disposizione sono rimedi più che soluzioni, nel senso che non si può evitare di ammalarsi di psoriasi, ma solo (purtroppo) cercare di trovare sollievo e di arginare i danni attenuando i sintomi.

La psoriasi è una patologia autoimmune che non è contagiosa perché trae origine da fattori psichici/emotivi e può avere anche una matrice genetica ereditaria; tuttavia i sintomi che la caratterizzano comportano spesso una sensazione di esclusione sociale a causa della reazione di molta gente di fronte alle lesioni evidenti. Le chiazze squamose, biancastre o argentate purtroppo possono comparire anche sul viso, sulle mani, tra i capelli, e nelle forme più serie della malattia sono tristemente evidenti, con la conseguenza di un disagio costante della persona, soprattutto nei casi in cui si arriva anche al sanguinamento proprio a causa di una estrema secchezza cutanea.

Non esistono delle vere e proprie cure per la psoriasi, perché ad oggi non esistono dati certi sulle sue cause; l’unica cosa certa è che l’alimentazione disordinata, i farmaci e il tabacco sono dei ‘peggiorativi’ da abbandonare del tutto dopo che la malattia si è presentata. Alcuni immunosoppressori hanno dato dei risultati, ma non esistono farmaci che garantiscano la remissione totale, l’unica cosa da fare è affidarsi ai rimedi naturali per attenuare i sintomi e alleviare i fastidi (l’infiammazione causa soprattutto prurito).

Rimedi naturali per la psoriasi

Il rimedio più naturale di tutti è il sole, che svolge proprio un’attività curativa perché riesce ad attenuare i sintomi della malattia. I raggi del sole sono sempre alleati delle patologie cutanee in quanto seccano la pelle e la nutrono con la vitamina D; nel caso della psoriasi vanno anche a stemperare l’infiammazione il prurito. In questi casi la protezione solare è più importante che mai, deve essere a schermo totale, e va messa anche se si prende il sole sul balcone della propria casa. Va detto però che per alcune persone il sole è deleterio, in particolare per chi ha la pelle molto chiara, perché il rischio di eritema solare va a sommarsi ai segni lasciati dalla psoriasi.

Sempre restando sulla spiaggia, anche l’acqua del mare è di aiuto, non tanto per la remissione dei sintomi quanto per quella del dolore. Il sale è infatti un balsamo per la pelle infiammata, anche se inizialmente può bruciare un po’, in realtà stempera l’irritazione. Starsene a mollo nell’acqua non può che far bene, anche solo per trovare sollievo dal prurito, e lo stesso vale per le acque termali: in questo caso le proprietà benefiche delle acque sulfuree sono coadiuvanti delle terapie di base e possono aiutare a ridurre l’utilizzo dei farmaci, anche solo saltuariamente.

Alimentazione per la psoriasi

Non esistono prove certe del rapporto di dipendenza tra cibo e psoriasi, ma secondo molti studi eliminare alcuni alimenti può aiutare. In particolare i periodi peggiori della malattia sembrano correlati a problemi digestivi legati al consumo eccessivo di fritti, grassi e alcolici. Bisogna controllarsi, magari fare dei periodi di alimentazione detox e in generale privilegiare i cibi che favoriscono la digestione e quelli che aiutano a eliminare scorie e tossine, quali fibre, frutta e verdura. La frutta e la verdura sono inoltre importanti perché contengono le vitamine e i sali minerali che nutrono la pelle migliorandone l’elasticità e l’aspetto complessivo. Sempre per lo stesso motivo, acqua in grandi quantità. Bere, bere, bere, per depurare il più possibile l’organismo, a maggior ragione dopo gli eccessi alimentari.

Cautela con il cioccolato. Anche in questo caso, nessuna prova sicura al 100%, ma è meglio controllarsi e preferire il fondente.
Tra gli alimenti più utili per la cura della psoriasi segnaliamo l’ananas: il merito è della bromelina e delle sue proprietà antinfiammatorie. E’ utile inserirlo nell’alimentazione per agire dall’interno, non a caso a volte viene prescritta l’assunzione orale in alternativa all’applicazione cutanea. Uno spuntino a metà giornata a base di ananas è quindi gustoso, salutare e ‘sfiammante’. Cosa volere di più?

Erbe e piante per curare la psoriasi

I rimedi a base di erbe e piante sono rivolti all’attenuazione dei sintomi sul viso, sul corpo e/o sui capelli, e alcuni prevedono la sola applicazione locale, mentre altri vengono assunti anche per via interna.

Oli vegetali per il corpo. Olio di mandorle dolci, olio di jojoba e olio di macadamia: una triade amica della pelle, sia quando è sana che quando è malata. Le lesioni prodotte dalla psoriasi hanno grande bisogno di coccole, di ricevere sostanze che aiutino ad ammorbidire l’epidermide, proteggendola dalle aggressioni esterne. Non a caso l’olio di mandorle dolci ‘lavora’ per garantire l’elasticità cutanea e l’olio di jojoba offre nutrimento profondo alla pelle; l’olio di macadamia, dal canto suo, è emolliente e antinfiammatorio.

Olio di argan. L’olio di argan è un vero amico della pelle, perché grazie ai suoi nutrienti le dona elasticità e aiuta a migliorare l’aspetto delle placche di psoriasiche. Le sue armi: idratazione profonda e rinnovamento delle cellule epiteliali. L’argan cerca quindi di migliorare la pelle promuovendo il ricambio delle cellule ‘rovinate’ e portando un’idratazione profonda, con particolare beneficio per le parti secche, squamose e rovinate. La migliore modalità di utilizzo è il massaggio sulla pelle, che si può fare anche sue volte al giorno in quanto non presenta controindicazioni.

Sambuco. Non tutte le erbe sono utili per applicazione topica, ma anche per l’uso interno, come ad esempio il sambuco. Questa pianta, come anche la betulla e il tarassaco, vanta un buon potenziale depurativo che aiuta a pulire l’organismo con ripercussione diretta sull’epidermide, che risulta idratata, nutrita e con quell’aspetto luminoso tipico di un organismo sano. Il modo più indicato per assumere il sambuco come sostegno per la pelle colpita da psoriasi è la tisana, da bere una volta al giorno almeno due volte alla settimana. Aloe vera. L’aloe vera è un antinfiammatorio naturale che non solo agisce come ‘sfiammante’ ma svolge anche un’azione lenitiva sulla pelle. La conseguenza è che il processo infiammatorio viene attenuato e allo stesso tempo di riduce la sensazione di prurito associata alle lesioni tipiche della psoriasi. E’ particolarmente efficace dove la pelle presenta delle squame, perché le rende più morbide oltre che meno pruriginose. L’aloe vera è utile soprattutto per uso esterno, sotto forma di gel o pomata da applicare direttamente sulla pelle. E anche come shampoo quando la psoriasi ‘attacca’ il cuoio capelluto.

Oli essenziali per la psoriasi

Tea tree oil. E’ un olio essenziale con proprietà antibatteriche e antivirali che aiuta a tenere sotto controllo le infezioni. Inoltre è cicatrizzante, per cui funziona bene applicato sulle ferite della psoriasi, anche perché per la sua composizione riesce a penetrare nei tessuti cutanei in profondità. Se non si utilizza un prodotto già confezionato in cui il tea tree oil è stato opportunamente diluito, è bene non usarlo puro, in quanto può risultare troppo aggressivo. L’ideale è diluirlo in un olio di base neutro (olio di mandorle dolci), impiegandone poche gocce.

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