Ecco alcuni rimedi naturali contro la fragilità capillare

La fragilità capillare interessa una larga parte dell’universo femminile, che per diversi motivi risulta predisposto a incorrere in questo problema. Per molte rimane solo un inestetismo fastidioso da contrastare con normali accorgimenti, quali alimentazione mirata, creme e lozioni specifiche, sport, massaggi. Per altre può diventare un vero e proprio problema, nella misura in cui i capillari fragili sono una conseguenza di patologie, e allora occorrono interventi ad hoc per evitare che il problema peggiori. In entrambi i casi, i percorsi di cura più diffusi prevedono il controllo dell’alimentazione, l’utilizzo di piante benefiche e una serie di regole per la vita quotidiana. Il tutto per evitare che le gambe, ma anche il viso e le braccia, finiscano per riempirsi a dismisura di venuzze rosse.

Le cause
Le motivazioni alla base della fragilità capillare possono essere numerose e non sempre sono facilmente individuabili, a meno che non si proceda a indagini accurate quando il problema acquista dimensioni rilevanti. In genere quando compaiono alcune venuzze, neanche troppo diffuse, non si va a fondo e si ricorre a rimedi blandi, legati al cibo e allo stile di vita. Di seguito proponiamo un sintetico elenco delle possibili cause della fragilità capillare; teniamo presente che una non esclude l’altra, anzi è possibile che ci sia una concomitanza di fattori, soprattutto nei casi più problematici.

- Predisposizione genetica
- Carenze nutritive, soprattutto insufficienza di vitamina C
- Disturbi ormonali legati alla sindrome pre-mestruale o a eventi importanti come la gravidanza o la menopausa
- Cattiva circolazione
- Età avanzata o peso eccessivo
- Assunzione di farmaci a base di cortisone
- Patologie renali o sanguigne
- Eccessiva esposizione al sole
- Stile di vita sedentario
- Ereditarietà


Gli alimenti
L’alimentazione riveste un ruolo davvero importante per chi soffre di fragilità capillare, in quanto concorre ad evitare che la situazione si aggravi. Le pareti sanguigne dei capillari hanno infatti bisogno di essere rinforzate e il ristagno dei liquidi va evitato in ogni modo, altrimenti alle venuzze si aggiunge il gonfiore e la buona circolazione diventa una chimera. Non ci vuole molto, nel senso che ci sono dei ben precisi tipi di frutta e verdura che stimolano il microcircolo e rafforzano i vasi sanguigni.
Primi fra tutti troviamo i frutti rossi. I mirtilli, i lamponi e i ribes sono in prima fila per la cura dei capillari fragili, soprattutto se c’è una componente ereditaria che predispone all’insorgenza del problema. E’ buona norma inserirli nell’alimentazione, freschi o congelati, nello yogurt o come succhi; il succo di mirtillo, in particolare, risulta di grande efficacia se assunto regolarmente.

Altri tipi di frutta molto utili sono l’uva scura,le more, le ciliegie e le prugne. A seguire il tè verde, per la sua ricchezza di flavonoidi che lo rende un prezioso antiossidante, nemico dei radicali liberi e della degenerazione cellulare. Una tazza di tè verde al giorno non può che far bene, ai capillari e a tutto il corpo in generale, e ancor più se la completate con un po’ di limone, perché anche gli agrumi vantano proprietà antiossidanti.

La vitamina C merita un discorso a parte, in quanto molto spesso è la principale causa dell’insorgenza della fragilità capillare. Se manca la vitamina C, la circolazione sanguigna ne risente e i capillari si rompono, creando delle ragnatele più o meno estese. Precisando sempre che nei casi di carenza eccessiva (fino alla diagnosi di scorbuto) bisogna rivolgersi al medico e utilizzare i metodi qui esposti come coadiuvanti ma non come soluzioni, è fondamentale privilegiare gli alimenti che contengono questa importante vitamina. I più ‘famosi’ sono gli agrumi, di ogni forma e colore, ma anche in altri tipi di frutta e verdura se ne trova buona quantità: è il caso delle verdure a foglia larga e verde (broccoli e spinaci), degli ortaggi (pomodori e peperoni), della frutta di stagione (fragole e melone). Più vitamina C si assume e meglio è, per la salute delle vene in particolare e dell’organismo in generale.

Erbe officinali: ecco i rimedi naturali
I rimedi a disposizione per la prevenzione e la cura della fragilità capillare sono molti, e in gran parte contengono i flavonoidi, utili per le loro proprietà antiossidanti che influiscono positivamente sulla circolazione. E’ il caso del prezzemolo, che oltre ai flavonoidi è ricco di vitamina C ed è quindi perfetto per i capillari fragili.

Una delle piante più utilizzate in veste protettiva rispetto ai capillari è l’ippocastano, grazie all’escina che va a ridurre il gonfiore alle gambe e contrasta così quella ritenzione idrica che è cattiva alleata della buona circolazione. A seguire, la vite rossa, che ha la capacità di proteggere i vasi sanguigni e impedire la degenerazione del collagene: il merito è di polifenoli, flavonoidi e vitamine, in grado di esercitare una protezione proprio sulle pareti interne delle vene, impedendo così di fatto la formazione di capillari. E ancora, ricordiamo la centella, una pianta nota come tonico per le vene, che riesce proprio ad evitare la rottura dei capillari, a condizione di utilizzarla con costanza. C’è poi la rosa canina, particolarmente utile in caso di carenza di vitamina C, perché né una buona fonte e aiuta così a contenere gli effetti della fragilità capillare. Per concludere, ricordiamo il ginko biloba, che agisce sulla circolazione e ne rende più facile il percorso, soprattutto per quanto riguarda il microcircolo.

Cosa fare e cosa non fare
La fragilità capillare si presenta all’improvviso, è difficile impedirne l’arrivo, ma possiamo provare a rallentarne lo sviluppo, per così dire, adottando una serie di comportamenti mirati.
Per prima cosa, poco sole e rigorosamente nelle ore poco calde. Si invece alle passeggiate con l’acqua che arriva alle caviglie, ottima per stimolare la circolazione.

No alla vita sedentaria. Camminare almeno mezz’ora al giorno a passo veloce. Il movimento è davvero importante per contrastare la fragilità capillare, e creare le occasioni per muoversi un po’ deve diventare una sorta di pratica quotidiana per il benessere. Se andate al lavoro in autobus, scendere un paio di fermate prima e proseguire a piedi è sufficiente per attivare i flussi circolatori.

Si alle calze leggermente elastiche, di quelle disponibili in farmacia e pensate proprio per contenere senza stringere troppo. I capillari fragili non vanno al contrario d’accordo con i pantaloni aderenti.

Infine, un grande aiuto può venire dai massaggi.


Enrico Nunziati
Collabora da anni con decine di siti web, blog e forum che trattano di erbe officinali, erboristeria, salute e benessere. Per Kos edizioni ha pubblicato Vademecum di Erboristeria, un libro pensato per essere utile, scritto con Franco Bettiol e Irene Nappini.

Le informazioni presenti in questo articolo non possono e non devono sostituire il consulto medico. Ogni indicazione o suggerimento o rimedio naturale riportato NON deve essere seguito senza consulto del proprio medico.

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