Bartolinite: rimedi naturali

Bartolinite: rimedi naturali

Bartolinite

Le ghiandole di Bartolini si trovano ai lati dell’apertura vaginale e hanno la funzione di secernere un liquido che lubrifica la vagina. Può accadere che le ghiandole si ostruiscano e al loro interno si accumuli del fluido che causa gonfiore. Questo gonfiore diventa un disturbo che prende il nome di Bartolinite.

L’accumulo di fluido può dipendere dall’ostruzione della ghiandola che non riesce a defluire dalla stessa. Oppure essere legato a batteri come l’Escherichia Coli, che possono causare problemi anche all’area genitale.

Altre possibili cause sono gli abiti troppo stretti, gli indumenti intimi molto colorati, l’uso frequente della bicicletta, la trasmissione sessuale di un’infezione (come la gonorrea).

All’origine della Bartolinite quindi ci sono spesso abitudini sbagliate ma facilmente correggibili. Se il disturbo si è presentato già una volta, anche se le cause fisiologiche non sono controllabili, si può curare l’abbigliamento intimo e fare attenzione nella pratica sportiva.

I sintomi della Bartolinite

La cisti causata dalla malattia non ha sempre la stessa forma e dimensione. Può infatti essere più o meno grande, e inoltre a volte può anche infettarsi, causando ancora più problemi.

Cisti piccola e non infetta. In questo caso non si nota neanche. Dato che i sintomi non sono sempre manifesti, può risolversi anche solo in un nodulo che non si sente.

Cisti piccola e infetta. Se il liquido diventa infetto può causare la formazione di pus e un ascesso dovuto all’infiammazione dei tessuto. Quando il bozzo si infetta può diventare doloroso e causare disagio nello stare seduti, e anche fastidio e dolore duranti i rapporti. In caso di infezione non è detto che la cisti rimanga piccola, può anche gonfiarsi fino ad essere piuttosto grande, e ancora più fastidiosa.

Rimedi naturali per la Bartolinite

Il rimedio più naturale in assoluto è l’acqua calda. Il calore infatti può aiutare la cisti ad aprirsi da sola, evitando di dover intervenire in altro modo. E la modalità più indicata per usare l’acqua è l’ammollo, da ripetere anche due – tre volte al giorno.

Farina di grano

. Con la farina di grano si possono fare dei cataplasmi che stemperano infiammazioni di tutti i tipi. E’ particolarmente efficace contro gli ascessi e quindi può essere utile per attenuare i sintomi della Bartolinite.

Modalità di assunzione. Il fiore di farina va cotto in acqua e poi applicato sulla parte. Si può usare anche per ammollo, una o al massimo due volte al giorno.

Malva. E’ antinfiammatoria, soprattutto agisce con efficacia sui tessuti molli e ha anche la capacità di stemperare i dolori grazie alla sua azione lenitiva. Molto indicata in caso di infiammazioni e infezioni, quando c’è bisogno di lenire bruciori e fastidi e di trovare sollievo.

Si può preparare un infuso da usare per applicazione locale, fino a 3 volte al giorno. Ma va bene anche assumerla per bocca, come compressa, due volte al giorno dopo i pasti.

Altea. Le foglie di altea hanno proprietà emollienti e cicatrizzanti che svolgono una duplice azione sugli ascessi e sulle infiammazioni. Da un lato infatti favoriscono la soluzione del problema e dall’altro attenuano bruciore e dolore. Non a caso è spesso usata per la cistite e in generale per gli stati infiammatori delle vie genitali.

L’altea si usa prevalentemente come decotto, da bere un paio di volte al giorno per beneficiare della sua azione sfiammante.

Oli essenziali


Anche dagli oli essenziali può arrivare un aiuto per portare a una soluzione naturale del problema. In particolare dal tea tree oil e dall’olio di arancio dolce, ricchi di proprietà antinfiammatorie e utili per attenuare i sintomi della Bartolinite.

Tea tree oil. L’olio essenziale estratto dalla maleleuca è un antinfiammatorio e antibatterico. Non a caso è considerato un vero e proprio antibiotico naturale da utilizzare per infiammazioni e infezioni, come appunto la Bartolinite. Si può utilizzare per uso interno o esterno; per l’esterno vanno bene sia l’olio che la crema. La crema per l’applicazione locale e l’olio da mettere nell’acqua calda per lavaggi e ammollo.

Modalità di assunzione: assumere tre volte al giorno per almeno tre giorni. Poi si inizia a scalare fino ad arrivare a un dosaggio minimo.

Olio essenziale di arancia. Attenua il gonfiore ghiandolare, soprattutto quello molto doloroso di natura infiammatoria. Si può usare per applicazione diretta sulle ghiandole di Bartolini o diluito in acqua.

Olio essenziale di lavanda. L’olio di lavanda non ha proprietà specifiche per la cura della Bartolinite, ma svolge un’azione lenitiva e addolcente che è utile per calmare bruciore e dolore. Di particolare efficacia se associato ad altri tipi di oli, anche all’arancia e al tea tree, per lavaggi ‘calmanti’.

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