Ginseng siberiano. Benefici, proprietà e controindicazioni

Ginseng siberiano. Benefici, proprietà e controindicazioni

Ginseng siberiano: benefici, controindicazioni e dosaggio

Il ginseng siberiano è una pianta medicinale utilizzata nella composizione di alcuni inetgratori. viene spesso definito come adattogeno, un termine non scientifico utilizzato per descrivere sostanze in grado di incrementare la forza nell’organismo e la resistenza allo stress quotidiano.

Oltre al suo utilizzo energetico, il ginseng siberiano trova impiego nel trattamento di condizioni come l’aterosclerosi, la febbre reumatica o gli sbalzi di pressione.

Si trova anche nelle formule dei cosmetici per il trattamento di piccoli problemi della pelle.

Da non confondere il ginseng siberiano con gli altri tipi di ginseng, perchè non ha niente a che fare con questi, almeno dal punto di vista della pianta. Per cui è bene fare molta attenzione al prodotto che si va ad utilizzare.
Anche tra i ginseng siberiani bisogna fare una distinzione fra le diverse qualità; alcune contengono adulteranti, sostanze che “fanno volume” ma non contribuiscono all’efficacia del prodotto. Una di esse è la periploca maggiore.

Prima di assumere del ginseng siberiano è caldamente consigliato di confrontarsi con il proprio medico, poiché questa erba interagisce con numerosi farmaci e sostanze e potrebbe causare effetti collaterali.

Benefici del ginseng siberiano

Il ginseng siberiano si è mostrato efficace contro il disordine bipolare; secondo alcuni studi non ufficiali, assunto per sei settimane, induce una remissione del problema pari a quella della combinazione tra litio e fluoxetina.

Se abbinato all'echinacea, il ginseng siberiano aiuta ad attenuare i sintomi dell’influenza e del raffreddore. In generale, i benefici dell’azione composta sono visibili entro 4-5 giorni, in due nel migliore dei casi.

Gli estratti di ginseng siberiano, infine, sono in grado di ridurre la durata e l’intensità di una manifestazione di herpes genitale.

Benefici non provati

Il miglioramento delle prestazioni atletiche resta più una diceria popolare che una prova scientifica. I risultati sono infatti molto conflittuali e non riescono a diradare la fitta nebbia di dubbio che avvolge l’efficacia dell’azione del ginseng siberiano.
Di fatto, alcune ricerche riportano gli effetti postivi del ginseng (nella forma in polvere, contenente i principi attivi eleuteroside B e eleuteroside E) nella riduzione dei battiti cardiaci sotto sforzo; totalmente opposti sono invece i risultati di altri studi che hanno utilizzato gli stessi componenti, ma in forma liquida.

Sono molti altri gli effetti benefici non ancora supportati da idonea documentazione scientifica. Eccone alcuni:

  • sindrome della fatica cronica
  • performance mentali: alcune ricerche suggeriscono che il ginseng siberiano potrebbe migliorare la memoria e lo stato psicofisico di persone di mezza età. Preso in combinazione con la rodiola e la schisandra, sembrerebbe addirittura accelerare i processi cognitivi in donne afflitte da stress mentale.
  • Alcune recenti ricerche ritengono che iniettare il ginseng siberiano per via intravenosa possa aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache, tra cui il colesterolo alto.
  • Osteoartrite e osteoporosi, in particolare per quest’ultima sembrano esserci evidenze positive riscontrate in combinazione con la rehmannia, assunta per 6 settimane insieme alla vitamina D.
  • Problemi ai reni
  • Alzheimer
  • Colesterolo alto
  • Fibromialgia
  • Effetti collaterali della chemioterapia
  • Bronchite
  • Tubercolosi.

Controindicazioni

Il ginseng siberiano è sicuro per la maggior parte degli adulti quando assunto per via orale e per un periodo di tempo limitato. Gli effetti collaterali sono rari se non c’è assunzione combinata con altri farmaci. In caso, possono verificarsi episodi di stanchezza, sonnolenza, ansia e tachicardia.

Per quanto riguarda gli adolescenti (tra i 12 e i 17 anni), l’erba si dimostra abbastanza sicura se assunta per via orale per un massimo di 6 settimane. Non ci sono abbastanza informazioni attendibili per assunzioni più lunghe.

Non sono del tutto conosciute le conseguenze causate dall’assunzione di ginseng siberiano durante la gravidanza e l’allattamento, per cui si consiglia di evitarne l’uso.

Il ginseng siberiano contiene composti chimici con effetto anticoagulante, per cui potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento in persone affette da disturbi emorragici. Sconsigliato anche a chi soffre di pressione alta, a causa della sua azione eccitante.

Secondo alcune teorie, gli estratti della pianta potrebbero, potenzialmente, modificare i livelli di zucchero nel sangue, per cui non è consigliato alle persone affette da diabete. Dosaggio

L’assunzione raccomandata è per via orale, in quanto meno rischiosa. Vediamo di seguito due esempi di somministrazione:

  • per herpes genitale: estratto di ginseng siberiano contenente eleuteroside E in quantità pari allo 0.3%. Dosi da 400 mg al giorno.
  • Per la comune influenza: 400 mg di composto di ginseng siberiano ed estratto di chiretta verde, in formula standard contenente tra 4 e 5.6 mg di andrografolide, per tre volte al giorno.

Enrico Nunziati
Collabora da anni con decine di siti web, blog e forum che trattano di erbe officinali, erboristeria, salute e benessere. Per Kos edizioni ha pubblicato Vademecum di Erboristeria, un libro pensato per essere utile, scritto con Franco Bettiol e Irene Nappini.

Le informazioni presenti in questo articolo non possono e non devono sostituire il consulto medico. Ogni indicazione o suggerimento o rimedio naturale riportato NON deve essere seguito senza consulto del proprio medico.

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