Ortica e Pygeum per problemi di prostata

Ortica e Pygeum per problemi di prostata

I problemi di prostata affliggono principalmente gli uomini over 50, anche se condizioni meno gravi, come i sintomi della prostatite, possono verificarsi pure in soggetti sani adulti molto più giovani. Fortunatamente, in questi casi, si può fare ricorso ad utili rimedi naturali, privi di controindicazioni (qualora assunti con la consulenza di uno specialista) e particolarmente efficaci. Stiamo parlando di due piante, il pygeum africanum e l’ortica, o meglio l’estratto delle radici di ortica.

Pygeum africanum per i problemi di prostata

Il pygeum africanum come rimedio deriva dalle bacche della pianta, conosciuta anche come ciliegio africano. Il suo utilizzo risale a tempi antichi, quando era già conosciuto per sue proprietà antinfiammatorie, soprattutto a favore della vescica.

Ancora oggi, alcune tribù dell’Africa del Sud preparano infusi con le bacche del pygeum per alleviare diversi problemi alla prostata, tra cui i sintomi della prostatite. Solo a partire dagli anni ’60 gli europei hanno scoperto le proprietà benefiche della pianta, e iniziato ad utilizzare per il trattamento dell’iperplasia prostatica benigna. Da quel momento, le ricerche sull’efficacia del pygeum nella cura dei problemi di prostata hanno catturato l’interesse della comunità medica orientata a rimedi naturali e alternativi.

problemi di prostata


Segni e sintomi della prostatite

Particolarmente diffusa tra gli uomini di ogni età (in molti casi tra l’altro non diagnosticata perché asintomatica), la prostatite presenta dei segni evidenti e dei sintomi piuttosto comuni: causa infatti malessere e dolore ai testicoli, nell’area tra i testicoli e il perineo e sulla punta del pene; dolore localizzato nella parte bassa dello stomaco, nell’inguine e sulla schiena; bisogno di urinare con frequenza; bruciore all’atto della minzione; calo della libido, bruciore durante l’eiaculazione.

Benché i segnali siano comuni, la prostatite presenta sintomi differenti a seconda della tipologia; la prostatite acuta batterica causa dolore muscolare nella zona pelvica, alle gambe e alla schiena, arrivando a provocare anche un innalzamento della temperatura corporea, con conseguente febbre e brividi. La sindrome del dolore pelvico cronico causa di solito dolore nella zona pelvica, a livello sia muscolare che articolare.

pygeum contro la prostatite

Benefici del pygeum nel trattamento dei sintomi della prostatite

L’assunzione di pygeum risulta particolarmente efficace per le condizioni appena citate, grazie alla capacità di alleviare il dolore e di favorire una minzione regolare.

Le sostanze chimiche contenute al suo interno favoriscono il restringimento della prostata, attenuando così i sintomi dolorosi e fastidiosi che si verificano durante la minzione. La fonte delle proprietà benefiche del pygeum risiede nei fitosteroli, i quali impediscono alla prostata di produrre prostaglandine, mediatori dei processi di infiammazione. L’azione del pygeum, quindi riduce l’edema e previene le infiammazioni.

Uno studio europeo ha rilevato l’efficacia del pygeum nel trattamento dei problemi di prostata, analizzando un campione di uomini affetti da iperplasia prostatica benigna; degli 85 partecipanti alla ricerca, il 40% ha visto ridurre sensibilmente i sintomi, dopo aver assunto ogni giorno, due volte al giorno, per due mesi, 50 mg di estratto di pygeum.

Come detto il Pygeum africanum è stato utilizzato per secoli nella cura di problemi alle vie urinarie, in particolare alla vescica. Oltre alla tradizionale ebollizione delle bacche per preparare degli infusi, operata dalle tribù del Sud Africa, è possibile, oltre che più pratico, utilizzare le compresse, facilmente reperibili nella nostra erboristeria. Tra i principi attivi del pygeum troviamo i fitosteroli e gli acidi grassi. Non si tratta di un medicinale, ma può provocare alcuni effetti indesiderati, come dolore di stomaco e calo di appetito. Per questo motivo, la sua somministrazione prolungata dovrebbe essere seguita da uno specialista e non superare mai le dosi consigliate.

Ortica: un trattamento efficace per i problemi di prostata

L’ortica è un’erba che vanta una lunga storia medica, specialmente per quanto riguarda la cura di problemi legati all’apparato urinario maschile. La sua azione allevia i sintomi della prostatite grazie alle proprietà antinfiammatorie; inoltre, l’ortica è diuretica, il che la rende un’ottima candidata per risolvere gran parte dei problemi legati alla prostata (prostatite, appunto, e iperplasia prostatica benigna). Può essere utilizzata da sola, ma dimostra notevoli potenzialità anche quando viene associata ad altri integratori naturali con azione alleviante nei confronti del dolore pelvico, del bruciore durante la minzione e di altri sintomi collegati all’apparato urinario maschile.

L’impiego della radice di ortica ha trovato, anche in studi clinici, applicazione positiva nel trattamento dell’iperplasia prostatica benigna, poiché favorisce il normale dimensionamento della ghiandola.

Radice di ortica, efficace anche per alleviare i sintomi della prostatite

È stato notato che i sintomi della prostatite possono essere combattuti utilizzando l’estratto di radice di ortica. In particolare in caso di prostatite batterica cronica, che comporta dolore all’inguine o alla schiena, dolore e bruciore durante la minzione e difficoltà ad urinare.

Importante è uno studio, condotto in merito dall’università di Firenze, sull’applicazione della radice di ortica su pazienti affetti da prostatite. Un gruppo di controllo è stato sottoposto alla somministrazione di un antibiotico, mentre un altro ha assunto, oltre all’antibiotico, anche diversi rimedi naturali, tra cui l’estratto di ortica, la serenoa repens, la quercetina e la curcuma. Dopo quattro settimane, i ricercatori hanno notato che quasi il 90% degli uomini che avevano utilizzato la combinazione di rimedi naturali insieme all’antibiotico, non presentavano più i sintomi legati alla prostatite; dell’altro gruppo, al contrario, solo il 27% aveva ottenuto dei benefici.

La ricerca è proseguita per altri sei mesi, al termine dei quali, i pazienti cui era stato somministrato il mix di rimedi naturali era ancora libero dai sintomi; la stessa condizione, nell’altro gruppo (quello dell’antibiotico), riguardava solamente due persone.


Tuttavia, i risultati hanno messo in evidenza un’importante fenomeno: la quercetina non dovrebbe essere utilizzata in combinazione con certi tipi di antibiotici; quindi, in caso vengano prescritti, è assolutamente consigliato terminare prima il trattamento antibiotico e poi avviare la somministrazione di quercetina.

Infine, nonostante l’ortica sia una pianta innocua, un suo utilizzo sconsiderato potrebbe causare alcuni effetti indesiderati, come ad esempio la ritenzione idrica, il mal di stomaco e sfoghi sulla pelle; prima di utilizzarla per il trattamento dei sintomi della prostatite, dell’iperplasia prostatica benigna o di altri problemi legati alla prostata, sarebbe opportuno consultarsi con uno specialista.

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