Erbe dimagranti bruciagrassi: ecco come dimagrire naturalmente

Nella battaglia contro i chili in eccesso le armi non sono mai troppe. Oltre all’esercizio fisico e all’alimentazione controllata, entrambi da portare avanti con costanza per ottenere risultati concreti, si possono utilizzare anche alcune erbe che agiscono direttamente sui grassi.

L’arancio amaro, ad esempio, ha la capacità di attivare un processo metabolico che aiuta proprio a sciogliere il grasso accumulato nei tessuti, e così la rodiola, il tè verde, la garcinia e la fucoxantina. Ogni erba officinale agisce a proprio modo ed è particolarmente adatta per un tipo di problema, ma tutte sono di ausilio quando si vuole perdere qualche chilo, per arrivare preparati alla famigerata prova costume ad esempio, o semplicemente per sentirsi bene con se stessi.

Erbe bruciagrassi
Le erbe indicate si possono assumere come integratori per periodi più o meno prolungati (preferibilmente evitando il fai da te), e anche in questo caso, come per lo sport e la dieta, non é sufficiente come azione isolata, occorre impegnarsi su tutti i fronti: una buon rapporto con il cibo e con il movimento.

Arancio amaro. Per capire come agisce il citrus aurantium bisogna prima suddividere il grasso corporeo in due tipi: bruno e bianco. Il bruno è il peggiore, quello che si annida sulla pancia e in generale nell’area addominale, mentre il bianco si distribuisce su tutto il corpo ed è meno resistente, per così dire. Il grasso bruno viene attaccato dalla sinefrina, una sostanza presente nella scorza dell’arancio amaro che attiva il processo metabolico della termogenesi; in pratica l’organismo inizia a bruciare più calorie e le va a prendere proprio nel grasso bruno. Le sue riserve iniziano quindi a ridursi e con esse il tessuto adiposo. L’utilizzo dell’arancio amaro sotto forma di integratore garantisce quindi un’azione mirata sull’addome e non a caso il citrus compare spesso nei prodotti fitoterapici per dimagrire.

Tè verde. Come tutti i tipi di tè, anche quello verde è diuretico: berne una tazza al giorno aiuta a eliminare le tossine e a depurare l’organismo. Si può arrivare fino a tre tazze tutti i giorni senza rischio di controindicazioni e si beneficia al tempo stesso del suo valore antiossidante. Ma non è tutto qui, perché un ulteriore beneficio deriva dall’azione sinergica tra la caffeina e i polifenoli in esso contenuti; la caffeina già di per sé è utile perché favorisce la produzione dell’adrenalina, l’ormone che aiuta a bruciare i grassi. I polifenoli, dal canto loro, ne aumentano le prestazioni perché rendono graduale il rilascio della caffeina nell’organismo e così allungano la sua attività anti-grassi. E’ come se le calorie venissero tenute sotto controllo dalla caffeina che le ‘attacca’ poco alla volta ma di continuo. Per queste proprietà, il consumo del tè verde viene consigliato a volte non solo come infuso ma anche come integratore, soprattutto in caso di obesità.

Fucoxantina. E’ un pigmento vegetale che si trova nelle alghe brune: proprio alla fucoxantina è dovuto il colore verde scuro delle alghe e sempre ad essa competono importanti capacità nella riduzione dei grassi. Il meccanismo con cui agisce non è ancora accertato, ma sembra che contenga una proteina che attiva la termogenesi, come accade per l’arancio amaro. E anche in questo caso il maggiore riscontro si osserva sull’addome, che può beneficiare della riduzione delle cellule adipose. Le proprietà dimagranti della fucoxantina sono appurate anche se il meccanismo non è ancora chiaro, per questo il fai da te è sconsigliato per evitare di incorrere in controindicazioni, soprattutto in presenza di patologie o sensibilità individuali.

Garcinia. Se le altre erbe agiscono sul grasso già presente, la garcinia offre l’opportunità di prevenirne la formazione. Il merito è dell’acido idrossicitrico, che riesce a bloccare addirittura la sintesi degli acidi grassi: di conseguenza gli zuccheri non si convertono completamente in grassi e le calorie introdotte nell’organismo non si traducono nei cosiddetti ‘grassi di deposito’, quelli che entrano ma non escono, per così dire. Il vantaggio della garcinia è inoltre che con questo meccanismo interviene anche sulla sensazione di fame, attenuandola e offrendo al suo posto un senso di sazietà prolungato.

La rodiola rosea. Con la rodiola si offre una sferzata di energia al metabolismo lento che per molte persone è la causa del sovrappeso. In particolare, l’uso della rodiola associato all’attività fisica costante, garantisce la riduzione della massa grassa e l’aumento di quella magra. Inoltre, grazie alla sua natura di ansiolitico e alla sua capacità di contrastare lo stress, con la rodiola si può risolvere anche il problema della fame nervosa, soprattutto se associata a particolari momenti di affaticamento fisico o mentale. Per quanto riguarda le modalità di assunzione, sia l’infuso che gli integratori vanno bene, in base alla finalità per cui si assume la rodiola.

Dal momento che l’arancio amaro aiuta a bruciare i grassi e la rodiola a stimolare il metabolismo, si possono unire le proprietà dell’uno e dell’altro ed ottenere maggiori benefici.


Enrico Nunziati
Collabora da anni con decine di siti web, blog e forum che trattano di erbe officinali, erboristeria, salute e benessere. Per Kos edizioni ha pubblicato Vademecum di Erboristeria, un libro pensato per essere utile, scritto con Franco Bettiol e Irene Nappini.

Le informazioni presenti in questo articolo non possono e non devono sostituire il consulto medico. Ogni indicazione o suggerimento o rimedio naturale riportato NON deve essere seguito senza consulto del proprio medico.

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