Ginkgo biloba, un valido aiuto naturale per la memoria

Avvertenze

Se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, consultare il medico prima di assumere il prodotto. Si sconsiglia l'uso in gravidanza e durante l'allattamento. Il prodotto va utilizzato nell’ambito di una dieta variata ed equilibrata seguendo uno stile di vita sano. Non eccedere le dosi giornaliere raccomandate. Tenere lontano dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni In caso di uso prolungato consultare il medico. Il prodotto è un integratore, i risultati ottenibili possono variare da persona a persona. In presenza di determinati stati fisiologici o patologici, o in associazione a terapie farmacologiche, consultare il medico.

Istruzioni

1 compressa 2-3 volte al giorno

Ingredienti Estratto secco di Ginko biloba foglie (Titolo: 12% min. ginkoflavonglicosidi), eccipienti di origine naturale;

Tenore degli ingredienti caratterizzanti
1 compressa: Ginkgo foglie E.S. 160mg - corrispondente a 19,2mg di ginkgoflavonglicosidi  e 1,6-8mg di lattoni terpenici (ginkgolidi A,B,C + bilobalide) per compressa.
3 compresse (dose giornaliera): Ginkgo foglie E.S. 480mg corrispondente a 57,6mg di ginkgoflavonglicosidi e 4,8-24mg di lattoni terpenici (ginkgolidi A,B,C + bilobalide) per dose giornaliera.

Ginkgo biloba: Un approfondimento sulle proprietà e le controindicazioni

1. La pianta di Ginkgo biloba

Il Ginkgo biloba è una pianta appartenente alla famiglia delle Ginkgoaceae ed è originaria della Cina. Quest'albero, ampiamente coltivato sia per scopi fitoterapici che ornamentali, può raggiungere un'altezza di trenta metri. I suoi rami portano foglie a forma di ventaglio, caratterizzate da nervature evidenti. Le foglie dei rami lunghi presentano una profonda incisione centrale, mentre quelle dei rami corti sono intere o leggermente incise. Durante la stagione vegetativa, le foglie del Ginkgo biloba sono di un bel verde chiaro, ma in autunno assumono una colorazione gialla prima di cadere.

2. Significato del nome

Il termine "Ginkgo" deriva dal giapponese e significa "albicocca d'argento", facendo riferimento all'aspetto dei semi della pianta. "Biloba" indica invece la forma bilobata delle foglie. La pianta di Ginkgo biloba è considerata un fossile vivente, essendo l'unico esemplare sopravvissuto della famiglia delle Ginkgoaceae, che era diffusa nel Mesozoico ma si è estinta da circa 100 milioni di anni.

3. Benefici, proprietà e a cosa serve

Il Ginkgo biloba è apprezzato per le sue numerose proprietà benefiche. Le foglie di questa pianta sono utilizzate per ottenere estratti che vantano diverse proprietà terapeutiche. Tra i principali benefici del Ginkgo biloba si annoverano:

• Miglioramento della circolazione sanguigna e dell'irrorazione di sangue ai tessuti.
  
  
• Azione antiradicalica e capacità di contrastare l'azione dei radicali liberi.
  
  
• Aumento della vascolarizzazione. Effetto neuroprotettivo, particolarmente utile nella prevenzione e nel trattamento della demenza.
  
  
• Benefici per l'apparato cardiovascolare, utilizzato per diverse patologie come emorroidi, claudicatio intermittens e sindrome di Raynaud.
  
  
• Benefici per la vista, tra cui prevenzione della degenerazione maculare.
  
  
• Miglioramento delle funzioni sessuali maschili e femminili.
  
  

4. Integratori di Ginkgo biloba

Gli estratti di Ginkgo biloba sono disponibili in diverse forme, come estratto secco, estratto fluido e tintura madre. In commercio si possono trovare anche integratori alimentari a base di Ginkgo biloba, che sono solitamente standardizzati per contenere una percentuale specifica di flavonoidi e triterpeni, i principali componenti chimici della pianta. Spesso, il Ginkgo biloba viene associato ad altre piante con azione sinergica, come la vite rossa, il rusco, l'ippocastano e la centella asiatica, per migliorare la circolazione sanguigna.

5. Un aiuto alla memoria

Una delle principali indicazioni del Ginkgo biloba è il miglioramento della memoria e delle capacità cognitive. Grazie alle sue proprietà vasodilatatorie e antiossidanti, questa pianta è ampiamente utilizzata per prevenire e trattare la demenza senile, inclusa l'Alzheimer. Gli effetti benefici del Ginkgo biloba sulla memoria sono legati alla sua capacità di dilatare i vasi sanguigni, ridurre i danni causati dai radicali liberi e migliorare le proprietà reologiche del sangue.

6. Effetti sessuali del Ginkgo biloba

Oltre alle sue proprietà benefiche sulla circolazione sanguigna e sulla memoria, è noto anche per i suoi potenziali effetti positivi sulla sfera sessuale. Questa pianta è stata tradizionalmente utilizzata per migliorare le funzioni sessuali sia negli uomini che nelle donne.

Uno dei meccanismi attraverso cui il Ginkgo biloba può influenzare la sfera sessuale è il suo effetto sul flusso sanguigno. Grazie alle sue proprietà vasodilatatorie, il Ginkgo biloba può aumentare l'afflusso di sangue verso gli organi genitali, migliorando così la sensibilità e facilitando l'eccitazione sessuale. 

Un migliore afflusso di sangue può anche favorire l'orgasmo e contribuire a una migliore esperienza sessuale complessiva.

Inoltre, il Ginkgo biloba è noto per la sua azione antiossidante. I radicali liberi, che possono causare danni cellulari, possono influire negativamente sulla funzione sessuale. L'effetto antiossidante del Ginkgo biloba può contribuire a ridurre lo stress ossidativo e a preservare la salute delle cellule, inclusi quelli presenti negli organi sessuali.

È importante notare che gli effetti del Ginkgo biloba sulla sfera sessuale possono variare da individuo a individuo. Mentre alcune persone potrebbero sperimentare un miglioramento della libido, dell'eccitazione e dell'orgasmo, altre potrebbero non notare alcuna differenza significativa. Inoltre, è necessario considerare che i disturbi sessuali possono avere cause complesse e multidimensionali, e il Ginkgo biloba potrebbe non essere efficace in tutti i casi.

7. Controindicazioni, effetti negativi e possibili rischi

Nonostante i potenziali benefici del Ginkgo biloba, è importante essere consapevoli degli effetti negativi associati all'uso di questa pianta. Ci sono alcune controindicazioni e possibili rischi che devono essere presi in considerazione prima di utilizzare il Ginkgo biloba come rimedio.

Allergie: Alcune persone possono essere allergiche al Ginkgo biloba. È importante prestare attenzione a eventuali segni di reazioni allergiche, come eruzioni cutanee, prurito, gonfiore o difficoltà respiratorie. In caso di allergia nota al Ginkgo biloba o a piante simili, è sconsigliato l'uso di preparati a base di questa pianta.

Gravidanza e allattamento: Non esistono studi sufficienti sull'uso del Ginkgo biloba durante la gravidanza e l'allattamento. Pertanto, è consigliabile evitare l'assunzione di questa pianta in queste fasi della vita, poiché potrebbero esserci rischi per la madre e il bambino.

Patologie specifiche: Il Ginkgo biloba può interagire con alcune condizioni di salute esistenti. Ad esempio, se si soffre di epatopatie (malattie del fegato), epilessia o disturbi della coagulazione del sangue, è importante consultare un medico prima di utilizzare il Ginkgo biloba, in quanto potrebbe causare complicazioni o interferire con i farmaci utilizzati per trattare queste condizioni.

Effetti collaterali: Sebbene siano rari, alcuni effetti collaterali del Ginkgo biloba possono verificarsi alle dosi consigliate. Questi effetti possono includere cefalea e disturbi digestivi come nausea, diarrea o disturbi dello stomaco. Se si verificano tali sintomi, è consigliabile ridurre la dose o interrompere l'assunzione del Ginkgo biloba.

Interazioni farmacologiche: Il Ginkgo biloba può interagire con alcuni farmaci, riducendo o potenziando i loro effetti. Ad esempio, può interferire con i farmaci anticoagulanti (come il warfarin) e aumentare il rischio di sanguinamento. Inoltre, il Ginkgo biloba può influenzare l'efficacia di farmaci come le benzodiazepine, il paracetamolo, gli inibitori di pompa protonica (come l'omeprazolo) e alcuni chemioterapici. È fondamentale informare il proprio medico di eventuali integratori di Ginkgo biloba o altri farmaci assunti, per valutare le possibili interazioni.